PATTO PER IL MUGELLO DI GIANI E PD CERTIFICA LORO INCAPACITÀ E DISASTRI

Il tour elettorale di Giani - tra una sagra ed un selfie - fa tappa in Mugello con la firma del “Patto per il Mugello”. Si tratta - di fatto - di un monumento al loro fallimento ed evidenzia come chi fino ad oggi ha governato abbia sistematicamente ignorato e trascurato il Mugello.

Giani, e tutta l'accozzaglia di partiti che lo sostengono, promettono il rilancio della Faentina, ma ad oggi siamo davanti ad un'infrastruttura da terzo mondo, con i pendolari che sono ancora costretti a subire ritardi fino ad un’ora e corse soppresse. Lo stesso vale per la viabilità: via Bolognese è al collasso, il ponte “La Brocchi” è un cantiere infinito che, insieme alle chiusure della ferrovia, ha isolato interi territori.

Sul fronte sanitario la situazione non migliora, tutt’altro: si registra la beffa più grande. Il Pd parla di rispetto dei tempi per l’ospedale di Borgo, ma i lavori sono partiti solo nel 2025 e dureranno 60 mesi, dopo anni di ritardi che hanno privato i cittadini di servizi essenziali. Per non parlare dello Scudo verde, una misura ideologica che colpisce proprio chi dal Mugello deve andare a Firenze ogni giorno.

Siamo, quindi, di fronte all'ammissione di colpa di vent'anni di fallimenti e di mancate risposte al territorio. Giani ed il centrosinistra non possono presentarsi come salvatori di problemi che loro stessi hanno creato. È ora di voltare pagina dopo vent'anni di promesse tradite. Il Mugello ha diritto ad essere rappresentato, ascoltato e di vedere portate a termine quelle opere fondamentali per il territorio. Il mio impegno sarà quello di portare in Consiglio Regionale quella parte di Toscana che non tace, che chiede di essere ascoltata, chiede servizi e risposte a problemi reali e quotidiani.

Lo dichiara Matteo Zoppini, candidato capolista per Fratelli d’Italia nel collegio Firenze 2.