DIARIO DI BORDO GIORNO 8 - 20 settembre

Dubbi molto pochi: per chi combatte, ogni giorno, il sistema di potere della sinistra in Toscana questo è il collegio in assoluto più difficile. C’è chi quando proviamo a lasciare anche solo un volantino abbassa lo sguardo, chi vedendoci in lontananza cambia strada e, chi, pur facendoci capire che ci voterà davanti agli altri ci dice che voterà a sinistra. Per chi è nato e cresciuto qua, purtroppo, queste sono situazioni “normali”. Ma non c’è nulla di normale in tutto questo.

Lo abbiamo visto ad Impruneta, al mercato, sempre più ridotto tra l’altro, ma anche a Borgo San Lorenzo, a ‘Vivi lo Sport’. Ma ci torniamo. Partiamo dall’inizio. Abbiamo montato il gazebo ad Impruneta, nella piazza blindata dalle scellerate follie urbanistiche della giunta Lazzerini. Mi ha fatto piacere vedere e riuscire a salutare persone che non vedevo da tempo. A metà mattinata ci siamo spostati alla Certosa, per assistere all’inaugurazione del nuovo campeggio gestito da ‘Hu Camping’. Una bella realtà, completamente trasformata. Praticamente irriconoscibile rispetto a prima. Speriamo che riesca ad avere un legame forte con Impruneta. Dopo la presentazione della imminente Festa dell’Uva. Come tutti i settembre Impruneta è completamente assorta dalla costruzione dei carri, che vedremo il 28 in piazza.

Pranzo a Castagno d’Andrea, una frazione di San Godenzo. A Olivia glielo dico sempre: “Poca roba per favore!”. E, come sempre, le porzioni sono esagerate. C’è poco da fare. Andiamo a trovare, di corsa, i comitati che stanno discutendo dell’eolico: un grande tema, che necessita doverose riflessioni e approfondimenti. Il paesaggio è un bene da proteggere, a maggior in un parco nazionale. Qualche incontro privato e poi ‘Vivi lo sport’ a Borgo. Ci perdiamo tra i tantissimi gazebo che ci sono: ognuno nasconde uno sport. Che bello vedere così tanti bambini avvicinarsi e provare qualcosa di nuovo. I loro occhi emozionati parlano per loro, e ci regalano una gioia anche a noi. Siamo stanchi dalla lunga giornata, ma avevamo promesso di fermarci a Barberino per salutare degli amici. E lo facciamo: le promesse sono promesse, e si mantengono.