DIARIO DI BORDO GIORNO 19 - 1 ottobre
3 ott 2025
Questa mattina si gioca in casa: gazebo a Tavarnuzze. Con le condizioni metereologiche siamo stati fortunati, con il parcheggio un po’ meno. Dopo mezz’ora finalmente ci siamo riusciti.
Parlando con le persone mi rendo conto di quanto siano stanche. Jonathan, ad esempio, ha un negozio in una delle vie principali di Tavernuzze ed è molto scoraggiato perché attività come la sua fanno sempre più fatica ad andare avanti.
Le botteghe storiche e di vicinato vanno protette e tutelate, i nostri territori, i nostri paesi vanno avanti grazie a persone come Jonathan che li tengono vivi. Se li perdiamo, perdiamo anche la nostra identità.
Chiaramente per le amministrazioni di sinistra, l’ideologia prima di tutto. A rimetterci come sempre sono le persone. Ma a loro, evidentemente, non interessa.
Nel pomeriggio andiamo a Scarperia, al Cinema Garibaldi, per un confronto con altri candidati al consiglio regionale.
Tre temi. Si parte con il diritto allo studio. Il problema più sentito è quello dei trasporti: ritardi, corse cancellate, biglietti troppo cari. Siamo in campagna elettorale, e la sinistra non perde occasione per sparlarle grosse, dopo i disastri di questi anni propongono di regalare di tutto. Mi dispiace avvisarli che non siamo in un cartone della Disney, i soldi non crescono sugli alberi e non esiste nessun forziere, pieno di monete d’oro, nascosto da qualche parte per poter sopperire all’immensa spesa che questa scelta porterebbe.
Io invece ricordo l’impegno portato avanti già ai tempi del Parlamento degli studenti, quando riuscimmo a ottenere la bigliettazione unica con un finanziamento regionale. Un percorso che voglio continuare.
Il secondo tema: ambiente. L’alto mugello, negli ultimi anni, è stato colpito da tre alluvioni e un terremoto, il Governo Meloni è prontamente intervenuto, ma a livello comunale? Che cosa ha fatto l’amministrazione? Il sindaco Triberti, di Italia Viva, accusava il Governo Meloni di fare passerelle. Ma i numeri parlano chiaro: solo per l’alluvione il Governo ha garantito 22,6 milioni di euro a Marradi, su 26 milioni complessivi tra sisma e alluvioni. Fondi veri, stanziati dalla struttura commissariale. Eppure il Comune non è stato in grado di gestirli: ha dovuto affidare la progettazione e la spesa all’Unione dei Comuni del Mugello, di cui lo stesso sindaco è presidente. Questa è la realtà.
Questo confronto si conclude, discutendo sull’allontanamento dei giovani nei confronti della politica. Come sempre si cerca un colpevole, un capro espiatorio. Forse sono semplicemente sfiduciati. Forse il nostro compito è quello di recuperare la loro fiducia.
Ad aspettarci per cena c’erano alcuni amici. L’aria di campagna, i sapori dell’orto, è così che ci hanno accolto. Aria che sapeva di casa. E dopo aver mangiato una buonissima lasagna, torniamo verso casa.