AREE INTERNE E MONTAGNA
Il nostro territorio consiste in una delle concentrazioni maggiori di aree interne della Toscana, rappresenta una ricchezza straordinaria, con paesaggi unici, produzioni agroalimentari e manifatturiere di qualità e una tradizione culturale forte.
Ma allo stesso tempo soffriamo isolamento, spopolamento e carenza di servizi. Alcuni Comuni rischiano di svuotarsi di giovani e famiglie a causa della mancanza di opportunità lavorative e della difficoltà di accesso a sanità, scuola e infrastrutture.
In questo contesto, anche episodi di crisi industriali locali diventano colpi durissimi per intere comunità.
Una condizione critica è quella vissuta dagli anziani che vivono nelle aree interne e montane: spesso soli, si trovano a convivere con la mancanza di servizi essenziali quotidiani. Questo li espone a un isolamento sociale e sanitario che rappresenta una vera emergenza.
La Regione finora ha trattato le aree interne come territori marginali, da sostenere con piccoli contributi assistenziali. La legge sulle aree interne è un contenitore vuoto che non sarà in grado di restituire dignità a questi territori.
Noi crediamo invece che siano un valore strategico. C’è solo un modo per fermare lo spopolamento e tutelare il prezioso patrimonio di borghi e piccole comunità: garantire servizi.
Occorre una totale integrazione tra gli interventi regionali e gli enti del terzo settore, promuovendo la copianificazione e la coprogettazione per creare condizioni concrete per vivere, lavorare e investire in queste aree.
LE MIE PROPOSTE
CONTRASTO ALLO SPOPOLAMENTO.
Incentivi fiscali e abitativi per giovani e famiglie che scelgono di trasferirsi o restare nei comuni montani. La Regione deve attivare contributi per l’acquisto e la ristrutturazione di case, favorendo il riuso del patrimonio edilizio esistente, oggi spesso abbandonato.
RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BORGHI.
Promuovere la rigenerazione urbana nei piccoli comuni, recuperando edifici pubblici dismessi da destinare a residenzialità e attività artigianali. Le risorse europee devono essere concentrate su progetti concreti, non dispersi in micro-interventi.
DIFESA DEI SERVIZI SCOLASTICI E SANITARI.
Difendere i presidi scolastici nelle aree interne, evitando chiusure e ridimensionamenti. La Regione deve garantire il mantenimento delle scuole, così da assicurare pari diritti ai cittadini che vivono lontano dai grandi centri.
SOSTEGNO ALL’ECONOMIA LOCALE.
Interventi diretti per valorizzare le produzioni tipiche e sostenere le filiere agroalimentari di qualità. La Regione deve promuovere reti di imprese e marchi territoriali, investendo in promozione e mercati esteri.
GESTIONE DELLE CRISI INDUSTRIALI.
Quando una fabbrica chiude in un piccolo comune, si mette in ginocchio l’intera comunità. La Regione deve attivare task force immediate per accompagnare i lavoratori, attrarre nuovi investitori e proporre alternative produttive concrete.
ACCESSIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE.
Garantire copertura internet e banda larga in tutti i comuni montani, per consentire smart working e attrattività per nuove imprese, considerando che oggi giorno sempre per usufruire di sempre più servizi è necessario poter accedere online.
L’isolamento non è solo stradale: senza connessioni digitali adeguate i territori sono condannati a restare indietro.