DIARIO DI BORDO GIORNO 18 - 30 settembre
30 set 2025
Come ogni mattina, mentre bevo il mio caffè, leggo le notizie del giorno. Questa volta la mia attenzione è caduta su un articolo in particolare. Il titolo: “Pendolari della Faentina senza pace”. È frustante vedere come i problemi reali e tangibili dei cittadini toscani rimangano solo parole al vento. Gli studenti non riescono a raggiungere le scuole in tempo e i lavoratori si trascinano un ritardo cronico con conseguenze sul posto di lavoro. Chi deve sottoporsi a una visita medica? Praticamente impossibile. Le persone sono costrette ad abbandonare la vallata, il turismo diminuisce e a risentirne è il territorio.
Mi chiedo come davanti a così tanto disagio le Istituzioni si possano voltare dall’altra parte. Anche in questo caso, per tutti coloro che per troppo tempo sono rimasti inascoltati, bisogna fare qualcosa.
Un tema che mi sta molto a cuore è quello dei giovani. I ragazzi, soprattutto nella prima fase della loro adolescenza, sono particolarmente fragili. Tendono a considerare come giusto ciò che piace, ciò che crea consenso e tendono ad imitare chi vedono “di successo”. Il problema sorge qua. Cosa raccontano realmente i loro idoli? Canzoni che incitano all’uso della droga, all’odio contro le autorità e le forze dell’ordine. Questi “artisti”, più che per le loro canzoni, sono conosciuti per il possesso illegale di armi, droga e ripetute violenze. Tutti reati che si vantano di commettere nelle loro “canzoni”. Sono il peggiore degli esempi per le nuove generazioni. Altro che “ganzi”, sono dei poveri sfigati.
Anche oggi spunti di riflessione non sono mancati, e tra una cosa e l’altra è già arrivata l’ora dell’aperitivo. Questa sera mi trovo a Strada in Chianti per ribadire insieme ai cittadini il mio impegno e la mia attenzione verso questi territori. Beviamo, insieme, un buon calice di vino al tramonto.