Alluvione: Giani senza vergogna, dopo due anni stravolge ancora la realtà

28 ott 2025

È una vergogna che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e che l’assessore all’Ambiente Monia Monni ancora una volta sull’alluvione del 2023 stravolgano la realtà, tentando di virare le proprie responsabilità sul governo, salvo poi chiedere una proroga allo stato d’emergenza. Sono passati due lunghissimi anni da quei tragici eventi, ed è a causa dei ritardi e della disorganizzazione della struttura commissariale, di cui Giani è a capo, che i ristori alle famiglie hanno stentato drammaticamente ad arrivare, nonostante il governo avesse stanziato le risorse per i rimborsi da un anno e mezzo.

Oggi il governatore della Toscana snocciola i numeri delle domande come se fosse un proprio merito; giova ricordargli che è grazie alle nostre continue sollecitazioni che, da sole 269 accolte nel giugno scorso, oggi sono più di mille. Un’accelerata che è avvenuta proprio in concomitanza con il finale di campagna elettorale e solo dopo nostre denunce, alle quali però Giani ha risposto dando la colpa una volta ai comuni, una volta alla burocrazia e un’altra ancora al governo.

In realtà, ed è evidente, i ritardi erano dovuti al fatto che tutti fossero impegnati a fare campagna elettorale, invece che a vagliare le domande degli alluvionati. Gestire con queste modalità un dramma che ha colpito famiglie e imprese è inaccettabile e serve a dimostrare solo quanto Giani abbia scelto, e continui a farlo, strategie mediatiche dello scaricabarile e della propaganda da campagna elettorale, invece che mettersi a lavorare per i propri cittadini.

MATTEO ZOPPINI

Consigliere regionale della XII legislatura della Regione Toscana eletto nel collegio Firenze 2

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© 2025 Matteo Zoppini

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